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Convento di pianura, sole a mezzogiorno, cavalli di paura ti galoppano intorno. ............................. Sopra l'erba del prato, fiori di sangue rosso, tu corri, corri a perdifiato con la tua morte addosso. ............................. Tu corri a perdifiato senza briglia nel vento, sulla strada che passa davanti a quel convento. ............................. La salva č ormai lontana e il rullo dei tamburi e un urlo di cicala crocefissa lā sui sui muri, e tu vedi correndo, tra gli alberi di fuoco, il mirto e il rododendro, che nascono a poco, a poco. E dentro quelle mura, bianchissime di sole, perfino la paura rispetterā le viole. E riprendendo Sancio, sul tuo cavallo voli, verso gli occhi di arancio, di mille girasoli, e sull'ultimo metro, si accorcia la distanza, mentre galoppi dietro all'unica speranza. E col viso segnato dalla febbre e dalla fame, sogni d'essere entrato e di spezzare il pane. Anche un sole impazzito scoppia sulla pianura, mentre vieni colpito per odio o per paura e mentre dormi steso in fondo ad una buca, non sai se t'hanno preso di fronte o alla nuca. |
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